Gaville come al tempo di Dante: doppio appuntamento per celebrare il Sommo Poeta
L’11 e il 18 settembre un concerto e lo spettacolo “Atlante poetico della Toscana”nei luoghi citati nel XXV Canto dell’Inferno
All’ultimo verso del XXV Canto dell’Inferno, Dante menziona Gaville, una piccola località della campagna nei dintorni di Figline Valdarno: Gaville ha deciso di celebrare con due appuntamenti speciali il 700esimo anniversario della morte di Dante. L’11 settembre si svolgerà il concerto del Quartetto Schumann, il 18 settembre con lo spettacolo “Atlante poetico della Toscana – Viaggio con Dante nei borghi e nelle città”, che seguirà l’apposizione di una targa che riporta i versi della Divina Commedia dedicati all’episodio avvenuto nell’antico castello di Gaville.
Cosa accadde nel Castello di Gaville
Nel XXV Canto dell’Inferno, Dante assiste alla cruenta e duplice trasformazione di un uomo e di un serpente. L’uomo è un tale Buoso, che diventa rettile. “L’altro – come appunto scrive Dante – era quel che tu, Gaville, piagni”: secondo l’interpretazione dei commentatori si tratterebbe di Francesco Cavalcanti, il ladro che, di passaggio da Gaville, venne assassinato dagli abitanti del posto per motivi mai chiariti. La vendetta della famiglia Cavalcanti sulla popolazione dei gavillesi fu feroce, provocando numerosi morti e distruzioni. Un episodio che all’epoca impressionò al punto che il Poeta volle ricordarlo nella Commedia.
I due appuntamenti dell’11 e del 18 settembre
Proprio la Pieve di San Romolo a Gaville ospiterà il concerto del Quartetto Schumann sabato 11 settembre alle 21.15. La formazione di clarinetti della Scuola di musica Schumann del Teatro comunale Garibaldi composta da Lapo Braccini, Stefania Ducci, Franco Berti e Andrea Tinacci eseguirà un programma con musiche di Händel, Bach e di alcuni compositori del primo Novecento come Henri Tomasi, Vittorio Monti, Clare Grundman e Charles Gounod. Ingresso gratuito, obbligatoria la prenotazione (online su www.fiv-eventi.it o per telefono allo 055.9125304).
Le celebrazioni proseguono poi sabato 18 settembre, a partire dalle 17.30, nell’antico borgo di Gavillaccio, a poca distanza dalla Pieve, dove un tempo sorgeva il castello che fu il probabile teatro dell’uccisione di Francesco Cavalcanti. Verrà posta una targa in marmo che riporta la terzina della Commedia in cui Dante cita il cruento episodio. Le case, le strade e le antiche tracce del castello faranno poi da scenografia all’“Atlante poetico della Toscana – Viaggio con Dante nei borghi e nelle città”, un progetto di Accademia dei Mutamenti, Arca Azzurra, Compagnia Lombardi-Tiezzi e I Sacchi di Sabbia con uno spettacolo itinerante tra letture, recitazione e musica, con Lucia Socci come voce recitante e il violino di Valentina Albiani. Presenta Lorenzo Bartoloni. Nell’occasione verrà presentata e distribuita anche la piccola pubblicazione “Gaville ai tempi di Dante” edita dal Comune di Figline e Incisa Valdarno, rassegna degli aspetti storico-artistici del luogo curata dalla storica dell’arte Daniela Matteini e un tentativo di ricostruzione dell’antica comunità di Gavillaccio attraverso un’intervista-racconto, alla ricerca dell’eredità lasciata al borgo dal castello ormai scomparso.