29/04/2021

Pisa celebra Dante intitolando tre spazi pubblici ad alcuni personaggi della Divina Commedia

Pier Delle Vigne, Federico II di Svevia, Arrigo VII, tre figure legate alla storia della città

Mura di Pisa - ph. Syefano Cannas
Photo ©Stefano Cannas

Tre figure legate alla storia della città, tre uomini che Dante ha citato nella Divina Commedia rendendoli così immortali. Per celebrare i 700 anni dalla morte del Poeta, la giunta comunale di Pisa ha deciso di dedicare tre spazi pubblici lungo le mura a: Pier Delle Vigne, Federico II di Svevia e Arrigo VII, personaggi di grande spessore ai quali Dante attribuì destini diversi nella sua opera. La decisione è stata presa nell’ambito di una operazione più ampia con la quale il Comune ha intitolato tredici aree pubbliche a personaggi diversi, di tutte le epoche.

Gli spazi dedicati ai personaggi danteschi si trovano lungo le mura, in via Contessa Matilde. Ad Arrigo VII e Federico II di Svevia è stato dedicato un giardino mentre a Pier delle Vigne è stato dedicato un Largo.

Alla scoperta dei tre personaggi danteschi

Federico Secondo di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero, grande mecenate, fautore del progresso scientifico, è molto legato alla storia di Pisa.  Nel 1223, l’imperatore Federico II assistette ad un singolare torneo tra i più insigni matematici dell’epoca, il cui vincitore risultò Leonardo Pisano, noto con il nome di Fibonacci. Nei pressi del parco che sarà oggetto di intitolazione all’Imperatore, si trova una iscrizione, di difficilissima lettura, incisa sull’architrave della porta detta di Santo Stefano. Secondo l’archeologo Federico Andreazzoli, essendo datata nel 1240, starebbe a significare l’inserimento dell’opera nel contesto dei lavori di completamento della cinta muraria della città, effettuati in quegli anni. Per Federico II Pisa aveva un ruolo strategico nello scacchiere tirrenico. Dante, però, lo colloca all’Inferno, nel Canto X.

L’imperatore Arrigo VII è sepolto a Pisa, in una tomba monumentale all’interno della Cattedrale. Il sogno di Arrigo VII era quello di riuscire a unificare l’Italia sotto l’egida del Sacro Romano Impero, ma il suo intento fallì. Quello era anche il sogno di Dante, che per questo assegna all’Imperatore un seggio nel Paradiso e lo cita varie volte con parole di ammirazione.

Pier delle Vigne era un giurista, un uomo politico, un letterato, considerato uno dei massimi esponenti della prosa latina medievale. Fu imprigionato a Pisa e dopo la sua morte fu sepolto nel quartiere di Chinzica. Pier delle Vigne è noto per essere citato nella Divina Commedia, precisamente nel XIII canto dell’Inferno.